martedì 12 novembre 2013

Pizzoccheri fatti in casa, con cavolo romanesco e petali di patate viola (Vitelotte)

Finalmente la scorsa domenica sono riuscita a fare i miei primi pizzoccheri fatti in casa, e devo dire che sono venuti proprio come quelli comprati, però ho deciso di condirli in un modo alternativo, ottenendo così un piatto più leggero, vegano e molto scenografico.
Al posto delle classiche patate ho utilizzato le patate Vitelotte (anche dette patate nere o, erroneamente, patate viola), che sono molto ricche di sostanze antiossidanti, come le antocianine, responsabili appunto del colore violaceo, e presenti in quantità di 100 mg/100 g di alimento (mentre nel vino rosso il contenuto è pari al massimo a 70 mg/100 g).

Ingredienti (per 3 persone)

200 g di farina di grano saraceno
50 g di farina di frumento integrale
130 ml di acqua

Per il condimento:
1 cavolo romanesco
3-4 patate Vitellotte
olio e.v.o.
sale marino integrale


Procedimento

Impastate le due farine, aggiungendo l'acqua a poco a poco, fino ad ottenere una palla di impasto. Stendete l'impasto ad uno spessore di 2-3 mm e tagliare delle striscioline rettangolari, poi spolverizzatele con un po' di farina e lasciate riposare i vostri pizzoccheri per una mezz'ora.



Nel frattempo mettete a bollire le patate in acqua salata e cuocetele per 15 minuti circa, poi scolatele e rompetele con una forchetta a pezzetti irregolari. Mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata e una volta arrivata a bollore, buttateci le cimette del cavolo romanesco, precedentemente lavato e tagliato. Una decina di minuti dopo, buttate anche i pizzoccheri, che dovranno cuocere per circa 10 minuti. Cinque minuti prima della completa cottura, scolate alcune delle cimette di cavolo e frullatele con il minipimer, insieme ad un filo d'olio e.v.o. ed eventualmente un po' d'acqua, per ottenere una cremina non troppo liquida. Scolate i pizzoccheri e i pezzi di cavolo rimanenti, poi componete il piatto disponendo la cremina sul fondo, i pizzoccheri, e decorate infine con i "petali" di patata.


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