sabato 2 gennaio 2016

Panna cocca all'arancia (vegan, senza glutine, senza zucchero)


Da onnivora non sono mai stata un'amante della panna cotta, forse per la consistenza o forse perchè spesso troppo zuccherata e pesante, però in questa versione vegan l'ho rivalutata; il latte di cocco (ecco perchè panna "cocca") lascia un aroma unico e particolare e la consistenza che si ottiene gelatinando con l'agar agar è molto piacevole. Per dare un tocco invernale e caratteristico ho preparato un caramello all'arancia per guarnire le panne cotte, in modo da ottenere un dessert fresco e per nulla stucchevole.

Ingredienti (per 6-7 porzioni)

500 ml di latte di cocco full fat (almeno 18% in grassi)
50 g di sciroppo di riso
1 cucchiaio raso di agar agar in fiocchi
vaniglia in polvere

per il caramello all'arancia:
100 g di sciroppo d'acero
il succo di un'arancia bio
1 arancia bio pelata a vivo

Procedimento
Dolcificate il latte di cocco con lo sciroppo di riso e aromatizzatelo con un pizzico di vaniglia in polvere, poi scaldate il tutto in un pentolino, fino a portarlo quasi ad ebollizione.


Pelate un'arancia a vivo: prima togliete tutta la buccia, eliminando anche la parte bianca, poi ricavate le fettine tagliandole con un coltello, in modo da estrarle senza la pellicina che riveste gli spicchi.
Spremete un'altra arancia per ricavare il succo.


In un pentolino scaldate lo sciroppo d'acero, fino a che non si caramellizza (fa le bolle e se lo sollevate con una forchetta forma dei fili). A questo punto sfumate con il succo di arancia e aggiungete le fettine pelate a vivo, cuocete per qualche minuto così da far ridurre la salsa al caramello e caramellare l'arancia. Una volta pronta, versatela negli stampini (io ho usato quelli in silicone); dovete riempire circa 1/3 di stampino.


Versate l'agar agar nel latte di cocco e portate ad ebollizione. Cuocete per 10 minuti da quando inizia a bollire, mescolando spesso. Versatelo ancora bollente negli stampini, fino a riempirli. Lasciate raffreddare le panne cotte e poi riponete in frigorifero per qualche ora prima di sformarle e servirle.






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